È in Calabria la varietà più piccante italiana di peperoncino: il diavolicchio. Ma esistono altre varietà, tutte più o meno piccanti e utilizzate in cucina. Già in tempi antichissimi pare che il peperoncino fosse conosciuto in Messico circa 9.000 anni fa come pianta spontanea, arrivò in Europa con Cristoforo Colombo a seguito della conquista dell’America.

Non sappiamo con quale caravella arrivò in Calabria, ma è sicuro che da quel momento in Calabria non c’è ricetta tradizionale in cui non venga utilizzato ancora oggi il peperoncino piccante dalle esclusive caratteristiche organolettiche.

La Calabria ha ormai un legame indissolubile con questa preziosa e saporita spezia. Viene utilizzato in un gran numero di ricette dai primi alle salse agli insaccati e anche nei dolci, nei liquori e nelle birre. Ma viene utilizzato anche nelle conserve.

Molte sono le proprietà del peperoncino. Aiuta a digerire e ha effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio, ha proprietà di vasodilatatore anticolesterolo e ha proprietà antinfiammatorie, molto indicato in caso di tosse o raucedine. Allevia i dolori reumatici se messo a macerare nell’alcool e poi applicarlo sulla parte dolorante per alleviare il disturbo.

Ricco di vitamina C, come scoperto dallo studioso ungherese Szent Gyorgyi, il peperoncino difende dalle infezioni, da tutte le malattie da raffreddamento e dai disturbi cardiovascolari e potenzia ance le difese contro il cancro. Grazie alla vitamina E il peperoncino si è guadagnato il titolo di potente afrodisiaco. Il peperoncino ha ance proprietà antistaminiche e potrebbe essere usato per curare l’allergia e l’asma. Per la medicina ayurvedica, il peperoncino è un ottimo rimedio contro la depressione, inappetenza e cali metabolici.

Al peperoncino in Calabria ogni anno è dedicato il peperoncino jazz festival.