Le pitture rupestri della Val Camonica della Lombardia sono il primo patrimonio Unesco riconosciuto in Italia. In provincia di Brescia, le incisioni costituiscono una delle più grandi collezioni di petroglifi preistorici del mondo. Si tratta di circa 300 mila figure rupestri.

Le incisioni vennero realizzate lungo 8.000 anni, fino all’età del ferro. Quelle dell’ultimo periodo sono attribuite al popolo dei Camuni ricordato dalle fonti latine. La maggioranza delle incisioni è stata realizzata con la tecnica della martellina, le altre con i graffiti. A volte le figure sono sovrapposte senza ordine apparente, ma spesso appaiono in relazione logica tra loro.

Secondo gli storici le incisioni rupestri della val Camonica, in provincia di Brescia, sarebbero riconducibili a riti celebrativi, commemorativi, iniziatici o propiziatori che si tenevano in occasioni particolari. Tra i segni più noti è quello della rosa camuna, poi adottata come simbolo ufficiale della regione Lombardia.

Le incisioni rupestri si trovano nel parco nazionale istituito nel 1955. Si tratta del primo parco archeologico italiano, per la tutela e la valorizzazione di uno dei più importanti complessi di rocce con incisioni preistoriche e protostoriche, in una superficie di circa 144 mq in località Naquane, sul versante idrografico sinistro della valle Camonica.