Cani imponenti, molto intelligenti e tranquilli, in grado di tracciare le vie sulla neve e adatti al trasporto e al soccorso delle persone. I cani San Bernardo fin dal X secolo vennero allevati nell’ospizio posto sullo storico Colle del Gran San Bernardo tra l’Italia e la Svizzera.
Probabilmente questa razza canina risale ai grossi mastini che le legioni romane lasciavano con le truppe destinate a presidiare i punti strategici sulle grandi vie di comunicazione. È probabile che questa razza derivi dai grandi Bovari diffusi in vari cantoni svizzeri, ma la loro presenza all’ospizio del Colle del Gran San Bernardo risale alla seconda metà del Seicento quando il pittore italiano Salvatore Rosa ritrasse un grosso molosso ide molto simile al San Bernardo. Probabilmente erano stati donati dalle famiglie nobili del Vallese verso il 1660.
Fra di loro, il più famoso fu Barry, protagonista del salvataggio di almeno 40 persone. Alla sua morte il suo corpo venne imbalsamato e conservato al museo di storia naturale di Berna. Da quel momento il miglior maschio di ogni cucciolata dell’Ospizio prende il nome di Barry. Questa razza, fino a quel tempo conosciuta come “mastino delle Alpi” iniziò ad essere conosciuta come “cane Barry”.
La denominazione Cane di San Bernardo, dal nome del Santo protettore di Aosta, venne adottata per la prima volta nel 1862 in occasione di un’esposizione cinofile a Birmingham e si iniziò ad usare in tutto il mondo solo intorno al 1880. Il primo standard di razza fu stilato nel 1887.
Come tutti i molossidi è sempre molto attaccato al proprio padrone con cui resta cucciolo per tutta la vita e a coloro che considera amici. È molto dolce soprattutto con i bambini ed è molto socievole, con una forte personalità, dal carattere equilibrato. Ancora oggi, se addestrato, può svolgere al meglio i suoi antichi compiti di cane da soccorso in montagna. La sua resistenza al freddo e alla fatica in altitudine sono proverbiali ed è anche un eccellente cane da catastrofe e per la pet-therapy.