La nascita dell’umanesimo sarebbe dovuta anche al vescovo Barlaam di Seminara, detto anche Barlaam Calabro. È stato un matematico, filosofo, vescovo cattolico, teologo e studioso della musica bizantina. Fra i suoi allievi anche Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio che insieme a Dante Alighieri diedero un grande contributo alla nascita della lingua italiana.
Il vescovo calabrese dopo essere stato ordinato sacerdote lasciò la Calabria alla volta di Bisanzio dove finì gli studi. Nel 1333, nell’ambito delle trattative per la riunificazione tra le due chiese di Oriente e di Occidente, venne destinato a difendere le ragioni greche. Fu anche protagonista di una violenta polemica contro i metodi ascetici e mistici di alcuni monaci dell’Athos e del loro sostenitore Gregorio Palamas.
Conobbe Petrarca nel 1342 ad Avignone e iniziò ad insegnargli il greco. Petrarca si adoperò per fargli assegnare la diocesi calabrese di Gerace e fu nominato qui vescovo da papa Clemente VI. Fu maestro di greco anche di Boccaccio e diede un importante contributo, attraverso la riscoperta dei testi greci, anche a tutto ciò che svilupperà il movimento umanista.