“Romagna solatia, dolce paese,
cui regnarono Guidi e Malatesta;
cui tenne pure il Passatore cortese,
re della strada, re della foresta”.
(Giovanni Pascoli)
Ha il migliore sistema scolastico d’Europa con ben quattro università di antica tradizione. Stiamo parlando dell’Emilia Romagna, la regione nata nel 1970 dalla fusione dell’Emilia e della Romagna, due regioni che, sebbene oggi unite, presentano differenze a partire dalla storia e per finire in cucina.
Una terra lambita dall’Adriatico e con le sue immense spiagge e i fondali poco profondi, è un paradiso per le famiglie con bambini piccoli. I centri della riviera romagnola offrono divertimenti per tutti i gusti. Al suo interno però troviamo dei centri molto importanti soprattutto dal punto di vista storico e culturale. Fu nel suo territorio, precisamente al passaggio del Rubicone che Giulio Cesare, nel 49 a.C. pronunciò la celeberrima frase “Alea iacta est”. E per chi ama le acque più turchesi nell’entroterra può sostare in una delle tante spiagge della val Trebbia.
L’Emilia Romagna è la quarta regione più ricca d’Italia dopo il Trentino Alto Adige, la Lombardia e la Valle d’Aosta ed è seconda solo alla Campania per il maggior numero di città ai primi posti per popolazione.
La sua è una posizione strategica con la valle del Po che già dal XVI secolo fu il punto nevralgico della politica italiana, all’epoca divisa tra Stato pontificio, Impero e signorie estensi. L’Emilia Romagna è la terra del Parmigiano reggiano, accoglie gli splendidi fenicotteri rosa, specialmente nel delta del Po e, come, detto, ha 4 fra le migliori università: l’Alma mater studiorum università di Bologna dal 1888 che fu presieduta anche da Carducci; l’università degli studi di Parma, l’università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’università degli studi di Ferrara.
Tanti i patrimoni Unesco anche in Emilia Romagna. Ricordiamo il delta del Po, i monumento paleocristiani della splendida Ravenna, la riserva naturale integrale di Sasso Fratino, alcuni dei più bei luoghi di Modena e la biblioteca Malatestiana.
L’Emilia Romagna oltre al mare, offre tante possibilità per un turismo culturale con Bologna “la dotta” e il suo spettacolare portico che è lungo 38 km soltanto nel centro storico, le bellezze dei mosaici di Ravenna, le 150 grotte di tufo a Sant’Arcangelo di Romagna o il labirinto fontanellato a Parma, il più grande dedalo al mondo.
Da non dimenticare il turismo enogastronomico. La cucina della regione è essenzialmente divisa in emiliana: solida, saporita, ben condita, tanto che valse l’epiteto “La grassa” a Bologna, oltre che “la dotta” e cucina romagnola, più semplice e ruvida. Nella regione troviamo gli ottimi e pregevoli prosciutti e insaccati di Parma, la mortadella e le lasagne di Bologna, i tortellini e la loro leggenda legata alla dea Venere. Ancora, gnocco fritto, tigelle, piadine, nocino, Lambrusco, Gutturnio, le coppie e il Pampepato di Ferrara, solo per citarne alcuni.
Andando in giro per la regione Emilia Romagna non sarà difficile imbattersi in sagre, in feste allietate dai balli lisci e potersi immergere così nell’atmosfera giocosa e gioiosa che caratterizza questo popolo. Numerosi anche i palii sparsi per la regione, le feste medievali e le leggende che rendono ogni luogo davvero magico con fantasmi, leggende di balli, la leggenda della morte di Cagliostro alla rocca di San Leo.
Forte il legame dell’Emilia Romagna con la musica visti i grandi artisti che qui nacquero. Tra tutti ricordiamo Giuseppe Verdi e il grande tenore Pavarotti. Poi, per gli appassionati dell’artigianato, c’è l’imbarazzo della scelta tra il ferro battuto a Grazzano Visconti, le mattonelle in ceramica a Sassuolo e Casalgrande e i tessuti e merletti.
Ma c’è di più. L’Emilia Romagna è la regione ideale per gli amanti degli sport su ruote che potranno andare a Maranello per ammirare le Ferrari o per chi crede nelle storie o leggende come quella di Re Artù a Modena o San Mercuriale che incontrò il diavolo a Forlì.
Un viaggio, quello in Emilia Romagna, tra storia, leggende, tradizioni culinarie che sono arrivate nelle tavole di tutte le regioni italiane e non solo.
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