Il territorio della Puglia riserva sempre molte sorprese. Come quella legata alla diffusione degli ulivi che qui sono molto spesso secolari e che rappresentano in parte la natura del luogo. Secondo una leggenda antica gli ulivi di Puglia non si trovano qui per caso. Si dice che furono un regalo della dea Minerva al Salento.
Dopo una sfida con Nettuno, quest’ultimo aveva regalato al Salento un cavallo. Il dono venne poi tramutato da Minerva in un albero di ulivo che riteneva fosse più utile. L’ulivo si rivelò molto utile alla popolazione e Minerva venne così venerata da tutti gli abitanti del luogo. Per lei venne eretto il tempio dove attualmente si trova il santuario della Vergine Maria a Leuca.
In realtà l’ulivo nel Salento sarebbe arrivato dal mare 4 mila anni fa, trasportato dai Fenici sbarcati sulla penisola salentina. L’ulivo, simbolo di pace, fertilità e prosperità, è da sempre considerato un simbolo trascendentale di spiritualità e sacralità. Rappresenta un elemento naturale di forza e di purificazione. Tanto sacro presso i greci da condannare a morte chiunque osasse tagliarne uno.
Qualunque sia l’origine dell’ulivo in Puglia, è sicuro che questi alberi tanto antichi e belli sono molto importanti. Dai suoi frutti si ricava cibo, olio importante e nutriente, perfino creme di bellezza. E quando l’albero muore definitivamente dalla sua corteccia si possono ricavare utensili da cucina o suppellettili.