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L’erba regia della Basilicata

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Scritto il da Maria Chiara Ferraù

Quando si dice basilico si pensa subito al pesto ligure. Pochi sanno che le radici del suo nome sono antiche e affondano nell’epoca bizantina in Oriente e che probabilmente dal basilico deriva anche il nome dell’antica Lucania, poi denominata Basilicata.

In Basilicata il basilico viene chiamato vasenecòle. Il Basilikòn (dal greco) era la sala regia del Basileus, imperatore bizantino. Nel IV secolo le sale divennero edifici di culto della cristianità: le basiliche: con il termine basilikòs si intendeva anche il funzionario bizantino che nell’XI secolo amministrava parte della Lucania, che poi verrà chiamata Basilicata appunto.

In latino il basilico, la cui etimologia significa erba regia, era una pianta molto utilizzata in cucina, ingrediente essenziale nella cucina mediterranea tra la pasta al pomodoro, la pizza napoletana, per arrivare al pesto alla genovese. Nell’antica Grecia il basilico era la regina delle spezie e nel mondo bizantino ortodosso veniva legata come pianta sacra alla Regina Sant’Elena.

Tra gli antichi egizi e i greci, il basilico conservò una simbologia legata alla morte. Ritenuto di buon auspicio, si usava per le imbalsamature. I cinesi e gli arabi ne conoscevano le proprietà medicinali, mente i crociati ne riempivano le navi per cacciare insetti e cattivi odori. Gli antichi romani lo associarono alla figura mitologica del basilisco, creatura a forma di serpente in grado di uccidere con lo sguardo.

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