Tra luoghi e paesaggi incantati, le Marche è una regione ricca di straordinarie leggende. Fra queste rientra la leggenda della sirena Mitì, una ragazzina diventata sirena a seguito di una pena d’amore.
Ogni giorno, al tramonto, sulla spiaggia di un paesino della costa vicino ad Ancona, Mitì, la più bella ragazza del paese, osservava il sole che si inabissava nell’acqua e cantava in attesa di qualcuno. Mitì, figlia di un pescatore, aveva fatto tempo prima un sogno che aveva vissuto come premonitore.
Nel sogno le era sembrato di veder venire dall’alto mare una piccola barca guidata da un bellissimo giovane che, una volta giunto a riva, le avrebbe detto “vieni via con me, mia sposa”. Un sogno mai dimenticato dalla piccola Mitì che ogni giorno attendeva che diventasse realtà. E nel farlo cantava con voce melodiosa una strana canzone che nessuno comprendeva.
I giovani del paese continuavano a chiedere Mitì in sposa. Ma lei, sprezzante, rispondeva ad ognuno di loro “perché dovrei sposarti se il giovane che io attendo è molto migliore di te?”. I giovani del paese, umiliati, non si fecero più vedere. Alcuni si imbarcarono addirittura per terre lontane non dando più alcuna notizia e nel frattempo Mitì continuava ad aspettare cantando in attesa del suo amore.
Finalmente una sera una barchetta apparve all’orizzonte. Era proprio uguale a quella del suo sogno. Sulla barca in effetti si trovava un giovane marinaio dai capelli neri. Mitì gli corse incontro e provò ad abbracciarlo ma ebbe un’amara sorpresa. Il baldo marinaio stava andando a prendere Azzurrina, la sua futura moglie, che lo aspettava sulla spiaggia. I due innamorati si allontanarono poi sulla barca e Mitì scoppiò in un pianto disperato e iniziò a seguire l’imbarcazione nuotando. La barca scivolava veloce sull’acqua e ben presto la povera Mitì la perse di vista, ma continuò imperterrita a nuotare fino a tarda notte.
Mente nuotava, Mitì continuò a cantare la canzone della sua lunga attesache ora era diventata il triste richiamo al suo perduto bene. In paese nessuno seppe più nulla di Mitì, mentre qualcuno assicurò di aver visto, al largo, una strana fanciulla dai capelli verdi con il corpo rivestito di squame, mente cantava una melodiosa canzone. Si era trasformata in una sirena.