Alla vista della splendida chiesa di Santa Croce a Firenze lo scrittore francese Marie-Henri Beyle, in arte Stendhal, provò un’emozione così grande che diede poi il nome alla sindrome di Firenze, meglio conosciuta come sindrome di Stendhal.
La patologia provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in chi si trova al cospetto di opere d’arte di straordinaria bellezza, specialmente se localizzate in spazi limitati.
la sindrome colpì Stendhal nel 1817 quando era impegnato nel suo Grand Tour tra Roma, Firenze e Napoli.
Il disturbo si sarebbe presentato durante il suo viaggio a Firenze. “Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere”.