“Si dovrebbe pensare più a fare bene che a star bene: e così si finirebbe anche a star meglio”.
(Alessandro Manzoni)
La Madonnina che guarda Milano dalle guglie del duomo, il lago più grande d’Italia, venti dei borghi più belli d’Italia, una grande tradizione musicale e artistica, il cenacolo di Leonardo Da Vinci, l’estro di Caravaggio, la patria delle cotolette alla milanese e del panettone e teatro di tante leggende. Questa è la Lombardia, non solo una delle regioni più ricche ed industrializzate dello stivale, ma una terra che ha una storia da scoprire.
In passato la Lombardia venne occupata da Etruschi e Umbri che fondarono Mantova a cui nel 400 a.C. subentrarono i Galli Insubri. Nel III secolo iniziarono poi gli scontri con i romani e nel 222 la Lombardia divenne latina e divisa amministrativamente in Transapadana e Venetia, occupando centri militari strategici per il controllo dei confini e delle Alpi. Mediolanum, l’odierna Milano, era una importante città commerciale che sotto la tetrarchia di Diocleziano, venne elevata a rango di capitale dell’impero romano d’occidente, in particolare dal 286 al 402 d.C.
Con il disfacimento dell’impero romano, la Lombardia fu teatro delle invasioni barbariche e delle guerre puniche. In breve tempo passò sotto il dominio de iBizantini fino a quando arrivarono i Longobardi, nel VI secolo, favorendone la ripresa economica e demografica.
Nel 774 d.C. Carlo Magno tolse la Lombardia ai Longobardi e la trasformò in marca, divisa poi in contee, inserendola nel suo impero e poi passò sotto l’influenza dell’imperatore tedesco. Durante il Rinascimento, con le famiglie dei Visconti prima e degli Sforza, la signoria di Milano divenne la più importante assoggettando quasi tutta la regione. Un periodo particolarmente florido per la ricca Lombardia che fu centro commerciale ed economico finanziario sin dall’antichità e diventò centro di prestigio dell’Umanesimo.
Con l’avvento successivo di Napoleone, la Lombardia entrò a far parte della repubblica Cisalpina prima e di quella italiana ( in realtà limitata al settentrione) in seguito (1802) per poi ritornare all’Austria nel periodo della restaurazione. Andando avanti nella storia, dopo l’avvento del fascismo subì molte distruzioni e bombardamenti e fu uno dei centri più attivi della resistenza. La Lombardia diviene poi protagonista della ricostruzione post bellica e sorgono nuove industrie e viene modernizzata l’agricoltura.
In Lombardia nel corso dei secoli hanno operato i più grandi artisti italiani da Giotto a Bramante, da Leonardo da Vinci a Caravaggio. Di lunghissima tradizione, in Lombardia, l’arte dei liutai a Cremona, inseriti nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco. Tutelate dall’Unesco anche l’arte dei muretti a secco, le città creative di Milano e Bergamo e le incisioni rupestri della val Camonica.
In Lombardia poi come non ricordare “quel ramo del lago di Como”che è l’incipit dell’opera forse più studiata dell’Ottocento nelle scuole dell’obbligo: “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Ma ci sono bellezze nascoste fra i laghi, nelle città e poi ancora luoghi e vie della fede come quello a Lecco, la via Francigena tra Pavia e Lodi, itinerari del liberty.
La Lombardia vanta anche alcuni primati: è la regione con il numero più alto di province: ben 12; è la più popolosa d’Italia; Brescia è la più piccola città europea ad avere una linea metropolitana, qui vive lo spaccatore di angurie e il padrone del gatto più lungo del mondo che misura ben 123 centimetri e ha a Monza il tracciato più veloce di Formaula1.
Come non ricordare poi le settimane della moda a Milano, la produzione tessile del Comasco, i prodotti di falegnameria nel bergamasco e la cesellatura delle armi nel bresciano.
Fra le leggende non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla serpe di Chiavenna, al fantasma di Carlina, la sposa in nero di Milano; dalla colonna del diavolo di epoca romana nella basilica di Sant’Ambrogio al ponte del diavolo di Pavia; dai laghi gemelli di Bergamo; dalla chiesa dei diavoli al leone di San Babila e alle impaccabili streghe e mostri come quello della villa Scoccafreccia o i sette fratelli eremiti di Valsassina.
Per chi voglia immergersi nelle attività meneghine non avrà che da scegliere tra il corteo dei magi, la sagra del Carroccio, le sagre religiose e gastronomiche e la fiera degli o bei! O bei! Ce dal 1288 si svolge ogni 7-8 dicembre. Per gli amanti delle prelibatezze gastronomiche non si può non ricordare Cremona con il suo torrone, la Valtellina con i suoi pizzoccheri e ancora la cassoela, la tippa milanese, e la mostarda lombarda.
Tra moda, artigianato, arte, buon cibo e i paesaggi quasi fiabeschi che offrono i suoi laghi, la Lombardia è una delle regione che merita una visita.
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