“Bisogna fare di sé dei capolavori”.
(Carmelo Bene)
Due mari che lo abbracciano tra scogliere a picco e spiagge dorate che digradano in acque cristalline. E poi dimore storiche, borghi incantati e antiche masserie, i caratteristici trulli, l’antica via Francigena, gli spettacolari quanto sentiti riti della settimana Santa e le immancabili tarantelle. È questo e altro ancora la Puglia.
Nata circa 11 milioni di anni fa nell’età cenozoica all’inizio del pliocene, la regione, con le sue rocce carcaree e dolomitiche, le sue spiagge dorate e le feste popolari, sagre e processioni, è un miscuglio magico di arte, storia e natura. È la terra dell’ospitalità, nel cuore del Mediterraneo con Punta Palascia, la località più ad est distante 72 km da capo Linguetta, la punta più settentrionale della penisola di Karzburun in Albania.
Il toponimo Puglia, deriva da Apulia, un’antica popolazione che in epoca preromana abitava la parte centro settentrionale della regione . I primi insediamenti risalgono a 250.000 anni fa come dimostrano i resti fossili dell’uomo di Altamura. Diversi anche i menhir e i dolmen che si ritrovano nel territorio. Nel I millennio a.C. si insediano qui i Dauni, i Peucezi e i Messapi, più tardi sono numerose le colonie magno greche in particolare nella parte meridionale della regione.
La Puglia è stata nel corso dei secoli teatro di diverse battaglie: dalle guerre sannitiche con la pesante sconfitta dei romani nella battaglia delle forche Caudine (321 a.C.); nel 216 a.C. la battaglia di Canne nei pressi di Barletta tra romani e cartaginesi con Annibale che risultò vincitore.
Alla caduta dell’impero romano d’Occidente la Puglia attraversa un periodo di sofferenza. I Normanni fondano nel 1043 la contea di Puglia; 16 anni dopo confluisce nel vasto ducato di Puglia e Calabria e dal 1130 fa parte del regno di Sicilia. Durante il periodo Svevo la città di Foggia assume il ruolo d i”inclita sede imperiale”. Un’altra battaglia, quella di Bitonto, nel 1734, fa passare la regione con il resto del regno di Sicilia dagli Asburgo ai Borboni.
Due i dialetti principali: il pugliese e il salentino. Esistono ance delle piccole isole linguistiche che parlano il Griko, diffuso nella Grecia salentina; l’arbereshe derivato dall’albanese parlato nel tarantino e nel subappennino Dauno e l’Arpitano, minoranza francoprovenzale parlato nei comuni di Celle di San Vito e Faeto. Particolarità della parlata di Foggia è l’esistenza di ben 14 suoni vocalici.
La Puglia, pronte fra Oriente ed Occidente, è stata anche set di numerosi film qui girati da Monicelli a Zeffirelli, da Salvatores a Ozpetek, passando per alcune puntate della lunghissima soap opera Beautiful.
In passato ha dato i natali a grandi della letteratura classica. Fra loro Livio Andronico che scrisse la prima opera letteraria in latino., passando per Marco Pacuvio e Quinto Ennio autore degli Annales.
Una varietà di leggende legate ai trulli, al Santo Graal, a ragazze, spiriti e folletti. Varia è anche la cucina con ricette, tutte diverse, a secondo della zona in cui ci trova. Tra le orecchiette e i municeddhi o il prosciutto di Faeto, sclusivo dei monti Dauni, troviamo il limone femminello del Gargano, le clementine del golfo d Taranto e la Bella di cerignola. Non si possono non menzionare i taralli, la mostarda d’uva, il pane d’Altamura.
La Puglia è una delle più antiche regioni italiane nata nel Cenozoico. Tra mare, colli e pianure sconfinate, lo splendido Castel del Monte con la sua pianta ottagonale che è ance nel simbolo della regione, coste magnifiche, città d’arte, pittoreschi borghi storici, masserie di campagna immerse in rigogliosi uliveti, la Puglia accoglie i visitatori dando il meglio di sé nella notte della Taranta o in altre tante tradizioni locali.
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